Ambiente

Città soffocate dallo smog e invase dalle auto private. In Italia se ne contano 38 milioni. Nel 2018 in ben 55 capoluoghi di provincia superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l’ozono. Brescia è la città che ha superato il maggior numero di giornate fuorilegge con 150 giorni (47 per il Pm10 e 103 per l’ozono), seguita da Lodi (149) e Monza (140). Questi alcuni dei dati emersi nell’ultimo rapporto Mal’aria di Legambiente.

L’area della Pianura Padana vista da satellite nel 2017. E’ ben visibile la coltre di smog che anche a causa della situazione orografica si concentra nell’area della Lombardia e Piemonte, ma tende a spingersi anche fino al Veneto e al Friuli Venezia Giulia

Un quadro preoccupante che indica l’urgenza a livello nazionale di pianificare misure strutturali capaci di abbattere drasticamente le concentrazioni di inquinamento presenti e di riportare l’aria a livelli qualitativamente accettabili. Misure che spesso oggi mancano, dimenticando così che ogni anno in Europa, stando ai dati dell’Agenzia Europea per l’ambiente, sono oltre 422mila le morti premature all’anno per inquinamento atmosferico e l’Italia si colloca tra i paesi europei peggiori, con più decessi in rapporto alla popolazione, pari a più di 60.600 nel solo 2015. E che i trasporti stradali costituiscono una delle principali fonti di emissioni di inquinanti atmosferici nelle aree urbane – come ricorda l’ISPRA – una mobilità sostenibile consentirebbe di limitare le emissioni in aria dal trasporto stradale garantendo il soddisfacimento della domanda di mobilità dei cittadini.

L’inquinamento dell’aria outdoor è un mix di particolato fine,  ozono,  diossido di azoto,  biossido di zolfo e  monossido di carbonio  è causato prevalentemente dalle combustioni (= trazione, riscaldamento, produzione energia elettrica)  è stato definito dall’OMS un killer più pericoloso di malaria e Aids.

EEA, 2018. Air quality in Europe - 2018 report
Concentrazione media annua di PM2.5 in Europa. Si nota una forte concentrazione nell’area della Pianura Padano-veneta e che colpisce anche il FVG. EEA, 2018. Air quality in Europe – 2018 report

Tra gli inquinanti dell’aria più temuti per la salute vi sono le polveri sottili, che possono essere di tipo primario e prodotte generalmente da combustioni oppure secondario per aggregazione di particelle più piccole. Il particolato è distinto in polveri sottili con diametro inferiore ai 10 micrometro (PM 10) , in polveri fini con diametro inferiore ai 2.5 micron (PM 2.5) e ultrafini o nanopolveri con diametro dal micrometro al nanometro.

Le fonti primarie in ambito urbano sono combustioni legate ai trasporti, al riscaldamento e produzione di energia, ad altre attività industriali. Le particelle di particolato possono fare da vettore per sostanze chimiche molto pericolose, come il famigerato benzo-pirene, cancerogeno, anche ‘esso prodotto dalle combustioni.